- Misericordia Montevarchi

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Storia

Storia delle Misericordie


Le prime Confraternite di Misericordia nacquero nel 1244 a Firenze, erano formate da semplici cittadini di ogni ceto ed età, impegnati ad "onorare Dio con opere di misericordia verso il prossimo", il tutto nel più assoluto anonimato.
Ad oggi esistono più di seicento Misericordie in Italia, con una forza che raggiunge la cifra di 650 mila confratelli, di cui più di 150 mila sono impegnati assiduamente in opere di carità.
Antiche e moderne le Misericordie d’Italia compiono una preziosa opera d’assistenza sociale che abbraccia le quattordici opere di misericordia corporali e spirituali.
Alla luce e al calore dell’ispirazione Cristiana, durante i secoli i fratelli delle Misericordie hanno assistito i vecchi, i poveri, curato i malati, trasportato feriti, hanno eretto orfanotrofi ed ospedali in molte città italiane.
Oggi le Misericordie hanno aggiunto alle loro tradizionali opere caritative, nuove forme d’assistenza: la donazione del sangue con i gruppi Fratres, il trattamento di emodialisi, l’emergenza medica con autoambulanze attrezzate, gli interventi per calamità come alluvioni e terremoti, senza però mai lasciare l’opera di culto perché le Confraternite hanno scopi d’assistenza ma anche di religione : "Onorare Dio con opere di misericordia verso il prossimo". Le Misericordie sono, nelle parole di Giovanni Paolo II, un "pacifico esercito di testimoni infaticabili della cultura della carità".  



Storia della Misericordia di Montevarchi

La Confraternita di Misericordia di Montevarchi nacque in una seduta dell' Assemblea Valdarnese di Montevarchi tenutasi il 2 Settembre 1844 nella quale il Dott. Luigi Dami, illustre e dotto medico della città, tenne un famoso discorso nel quale lanciò la proposta di costituire una Confraternita che provvedesse al trasporto e alla cura dei malati.
La proposta fu accolta con entusiasmo e il Consiglio Accademico incaricò lo stesso Dott. Dami si mettere in esecuzione il progetto.
Si formò un comitato promotore formato dalle autorità del paese che aprì una sottoscrizione.
Per la sede della confraternita furono chiesti al Comune alcuni locali del Pio Istituto Bartoli in via Cennano che facevano parte del soppresso monastero di S.Maria del Latte.
La costituzione della confraternita fu approvata dal Comune il 31 Marzo 1845 e riconosciuta dal vescovo di Fiesole, che la intitolò al Sacro Cuore di Gesù, il 12 Maggio 1846.
La Misericordia in questi primi due anni di vita aveva affiliato ben 142 fratelli che il 24 Maggio 1846 si riunirono in Assemblea per scegliere i suoi funzionari. Fu nominato governatore il Dott. Dami.
La Compagnia di Misericordia cominciò così la sua attività che consisteva nel dedicarsi all' assistenza, sia pure temporanea, degli improvvisi infortuni ( la Misericordia possedeva 4 letti per le emergenze sanitarie ) e nel trasporto dei defunti alla Chiesa o al Cimitero.
I locali di via Cennano si rivelarono però insufficienti e la convivenza con altre pie istituzioni del fabbricato particolarmente difficile.
Il 19 Agosto 1855 l' Adunanza generale della Misericordia approvò il progetto di innalzare dalle fondamenta un nuovo fabbricato fuori Porta Fiorentina ( il nucleo storico dell' attuale Ospedale di Montevarchi ) che sarebbe costato sulle 11.000 Lire.
La nuova sede della Misericordia fu ultimata nel Maggio del 1861 e furono anche qui sistemati dei letti per la cura dei malati. La Misericordia oltretutto, sorgendo nei pressi della ferrovia, si occupava anche dei servizi di emergenza per i passeggeri che viaggiavano in treno e durante la costruzione della strada ferrata si era impegnata nel ricovero e nella cura degli operai che vi lavoravano.
La minaccia dell' epidemia di colera detta "asiatica" nel 1867 e lo sviluppo della città di Montevarchi come centro industriale, favorito dalla presenza della ferrovia, convinsero le autorità cittadine a creare un vero Ospedale che, fu deciso, sarebbe sorto nei locali della Misericordia e che da questa sarebbe stato curato e gestito. L' ospedale di Montevarchi aprì le porte il 20 Gennaio 1875 e fu chiamato Ospedale della Misericordia.

L' Ospedale iniziò a pieno ritmo la sua attività e ben presto i locali ad esso adibiti si rivelarono insufficienti tanto che la Misericordia nel 1876 decise di trasferirsi nuovamente nei locali di via Cennano che però erano stati semi danneggiati dai soldati Piemontesi che qui erano stati acquartierati.
Nel 1895 fu votato l' acquisto del primo carro funebre della Misericordia che entrò in servizio nel 1896.
Nel 1907 grazie ad un lascito testamentario la Misericordia poté eseguire dei lavori di ristrutturazione dei suoi locali e della Chiesa e poté dotarsi della luce elettrica.
Nel 1909 la Misericordia si fece carico di una sottoscrizione di beneficenza per i terremotati di Calabria e Sicilia.
Il 10 novembre 1912 fu celebrato, nella chiesa della Misericordia, un funerale per i caduti della guerra in Libia.
Nel 1915 la Confraternita si offrì di raccogliere fondi per aiutare i terremotati della regione dei Marsi ( Abruzzo ).
Il servizio di Pronto Soccorso della Misericordia fu istituito nel 1930 grazie all' invio di un carro lettiga (nella foto in basso) della Misericordia di Firenze a trazione umana ( conservato oggi nella chiesa della Misericordia ).
La prima ambulanza risale invece al 1931 anche questa acquistata usata dalla consorella di Firenze.
In questi anni si era andato sempre più accentuando il distacco tra la Confraternita e l' Ospedale, distacco che già si era attuato sul piano amministrativo con la creazione di due distinti Consigli di Amministrazione anche se in quello dell' Ospedale sedeva di diritto un rappresentante della Confraternita. Nel 1933 a seguito di pressioni politiche da parte del Prefetto di Arezzo e del Podestà di Montevarchi la Misericordia fu costretta a rinunciare a qualsiasi diritto di proprietà sull' Ospedale. L' Ospedale avrebbe mantenuto il nome di " Ospedale della Misericordia " e la Confraternita avrebbe avuto 50.000 Lire di compenso per la cessione che poi però si ridussero a 15.000 Lire.
La seconda guerra mondiale pesò particolarmente sulla Misericordia di Montevarchi. La squadra di Pronto Soccorso fu costretta a lavorare sotto i bombardamenti - eroico e memorabile fu lo sfollamento dell' Ospedale -e tre suoi confratelli ( Cappelli Artidoro, Benedetti Luigi, Pratesi Alfredo ) morirono nell' espletare i servizi di pronto soccorso. I Tedeschi in ritirata requisirono l' ambulanza ( murata inutilmente in un vano della sede della Confraternita ) e il Comando Alleato di Montevarchi poté dare in cambio alla Confraternita solo due mezzi tedeschi abbandonati e parzialmente distrutti.
Dopo una sottoscrizione cittadina finalmente il 30 giugno 1946 fu inaugurata la nuova ambulanza una Fiat Chassis.
L' ultimo atto della Ricostruzione postbellica fu la redazione e l' approvazione del nuovo statuto scritto secondo i  criteri democratici e repubblicani stabiliti dalla Costituzione Italiana. L' "Assemblea Costituente" della Misericordia lavorò allo statuto dal 1948 al 1954 e il testo definitivo fu approvato l' 8 agosto del 1955 dal Presidente della Repubblica Gronchi e dal Presidente del Consiglio Tambroni ( tale statuto e' rimasto in vigore fino al 1998 ).
 Giorgio Monteforti
E-Mail aeneas@inwind.it
 
( Tratto dagli studi privati del defunto confratello Aldo Anselmi )


 

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